sabato 24 febbraio 2007

Piatto del giorno: minestrina riscaldata

E così è ufficiale, o lameno quasi, si torna alle camere per ridare la fiducia a Prodi.
Come se in due giorni fossero aumentati i senatori per il centro siniostra(vista l'età media è più probabile che ne schiatti qualcuno dell casa delle libertà).
Come se in due giorni Dalema avesse capito che far passare un decreto assurdo sbandierando il rischio di una crisi di governo non può funzionare all'infinito.
Come a Prodi gli fossero cadute in testa le 300 pagine del programma dell'unione e gli fossero tornate in mente tutte le promesse fatte e non mantenute.
Ma in fondo non è questo il problema, non sono certo questi due giorni di crisi di governo ad essere determinanti nei problemi dell'Italia.
La verità è un altra, la verità è che PRODI NON STA FACENDO NULLA, nulla di veramente importante; non sono importanti i 5000 soldati in Afganistan, non è importante una base militare americana(o meglio sarebbe importante se non ce ne fossero già altre 40 sul suolo nazionale), non sono importanti gli stadi di calcio.
Delle cose importanti non si è mai parlato in questi mesi di governo di centro sinistra: nessuno ha messo il dito nelle leggi da fare assolutamente in Italia:
  • nessuno parla di mezzi di trasporto alternativi e meno inquinanti come l'idrogeno, il metano o l'olio vegentale
  • nessuno parla di riformare quella sub-specie di legge razista e xenofoba chiamata Bossi-Fini
  • Nessuno parla di rifare la legge sulle droghe, differenziando droghe pesanti e leggere
  • nessuno parla di riforme scolatiche, apparte cambiare 3 professori su un cazzo di esamendi maturità, tanto Letizia Moratti ha fatto una buona legge, se fossimo un paese di milionari cattolici
  • nessuno parla di fonti di energia alternative, di mettere fuori legge gli inceneritori, di energia rinn0vabile(con i pannelli solari si fa più corrente in germania che in italia)
  • Si parla di pacs ma in quasi un anno non si è arrivato a nulla
  • nessuno parla di riforma televisiva, della legge sul conflitto di interessi(come se non ci fosse bastata la lezione), di ripenalizzare il falso in bilancio
Nessuno mi parla di nulla, di nulla. Prodi ha proposto 12 punti per continuare a governare, 12 punti che mi sarei aspettato più da Berlusconi che da lui; punti generici, molto generici, e vaghi; come se neol centro sinistra non ci fossero già abbastanza incomprenzioni.
IO NON MI SENTO RAPPRESENTATO AFFATTO DA QUESTO GOVERNO, che ricalca la linea fallimentare di quello precedente,ABBIAMO BISOGNO DI UN FORTE CAMBIAMENTO, Berlusconi non ce l'ha dato(o meglio, ce l'ha dato in peggio), Prodi non ce lo sta dando, ABBIAMO BISOGNO DI UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE, una classe scelta da noi e non dai segretari di partito, una classe che mi sappia parlare dei problemi dell'italia, che sapppia trovare soluzioni, una classe dirigente che una volta assolto il suo mandato se ne torni a casa a fare il suo lavoro e non si pianti in parlamento come Andreotti, e non solo, che vivono di uno stipendio pagato da noi da 50 anni. IT'S TIME TO CHANGE


I guai sono come i fogli di carta igienica: ne prendi uno, ne vengono dieci.
Woody Allen

martedì 20 febbraio 2007

Martedì grasso

E così anche carenvale è finito, quest'anno senza quegli scherzi e quelle promesse di vendetta(poi non mantenute) che avevano caratterizzato l'anno scorso, un po' sinceramente mi è mancato qualcosa quest'anno ma non si può avere tutto sempre.
Quest'anno in compenso ho avuto un vel po' da fare, soprattutto per colpa della persona più stronza che ci sia, me stesso: mi sono tirato parecchi colpii cui segni non accennano ad andarsene... c sono cose che cambiano, ed è naturale, e ci sono cose che non cambieranno mai, ed è altrettanto naturale, quello che non ritengo naturale(o come direbbe la Fiata "normale!") è che le cose cambino e poi, quando ti eri abituato, tornino come prima o magari peggio.
Forse mi sto solo facendo tante pippe mentali e dovrei cercare di utilizare meglio il mio tempo (studiare inglese, cercare di conquistare il mondo, tanto i risultati sono simili) ma non è quello che mi sento, non me la sento di sedermi alla scrivania e studiare, nonn me la sento di aggiornare il sito o di scrivere qualcosa di politicaly scorrect su questo blog come magari avrei fatto fino all'altro ieri.
Oggi non è l'altro ieri, oggi ho un solo obbiettivo: incontrare me stesso, dirgli una volta per tutte che è uno stronzo e chiarire tutte quelle situazioni che sono rimaste semiaperte e semichiuse.
Ora ti saluto, o viandante del web, che sei capitato più o meno casualmente nel mio piccolo ciber-spazio, spero di rivederti presto, ma ora devo proprio andare.

"Meglio esserci lasciati che non esserci mai incontrati."
De andrè

domenica 18 febbraio 2007

E' da un po'

E' da un po' che non scrivo qualcosa su questa pagina, se si esclude qualche foto di(miracolose) patenti, un paio di testi citati e una mezza pagina copiata da un tema è più di un mese che nn dico più nulla al web. Anche il mio sito risente di questa mia ciber-depressione, le foto di praga c sono ma avrei voluto metterne altre, magari con un bel commento, ma fatto sta che per ora ci sono quelle 3 pagine messe male e quelle resteranno.
Se dovessi riassumere questo mio mese (anche se non interessa a nessuno) basterebbe una riga come non basterebbe una pagina; riassiumiamo un po' quelle che mi è successo:
  • La patente, di cui credo sappiate gia tutto, comunque vi dico solo che l'esaminatrice è stata molto simpatica e brava(forse anche troppo)
  • La terza prova, per la quale ho studiatpo come un matto(anche se non sembra) e che mi ha fatto capire che è inutile studiare perchè tanto in dieci righe non entrerà mai tutto quello che vuoi dire e quindi, memorandum per i posteri, non vi ammazzate di studio fatelacome vi viene e sperante in un po' di fortuna, non è nulla di che.
  • I 3 giorni di stage olimpico, dove ho capito veramente di essere una merdina sotto radice cubica e che ci sono talmente tante cose da imparare di matematica che neanche mi immaginavo; comunque è stata una bella esperienza e mercoledì vediamo che ne ho tirato fuori
Infine c'è inglese compito sui verbi e close test: a no, scusate, non li ho fatti, la pollinori li ha messi tutti e due nei giorni in cui sto a perugia, mi sembra un trattamento equo con quelli che sono andati a lourdes: io che vado a rappresentare la scuola in una gara a livello regionale e che mi faccio il culo per tre giorni, quando torno a casa devo recuperare tutte le materie e mi devo rifare 2 compiti in classe da solo, loro se ne vanno a fare volontatarato e la scuola si deve fermare,niente spiegazioni o compiti. Ora che sto qui vorrei dire una cosa: il volontariato è sacrificio, è qualcosa che si fa in più al proprio dovere, che comporta sforzi maggiori per poter andare avanti con il proprio dovere e fare qualcosa in più, è uno sforzo di volontà per fare di più per lasciare il mondo meglio di come lo si è trovato, non è una scusa per fuggire i propri doveri.

"Non scrivete mai sotto dittatura e sotto dettatura."
Oscar Luigi Scalfaro

venerdì 9 febbraio 2007

x Lapo

L'Assenzio è un liquore alcolico derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell'assenzio maggiore (Artemisia absinthium), dal quale prende il nome.
La nascita dell'absinthe sembra risalire al lontano 1792, quando Pierre Ordinaire, un medico francese esiliato in Svizzera, preparò una ricetta composta da varie erbe in soluzione alcolica che si supponeva curasse un po' tutti i mali.
L'assenzio è noto per la popolarità che ebbe in Francia specialmente a causa dell'associazione con gli scrittori ed artisti parigini del Romanticismo alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX, fino alla sua proibizione nel 1915. La marca di assenzio più conosciuta nel mondo era la Pernod Fils.
L'assenzio è prodotto per macerazione e diretta distillazione degli ingredienti. Successivamente, qualora lo si desiderasse, lo si colora con un'ulteriore macerazione di erbe tra cui l'artemisia pontica, l'issopo e la melissa.
Varietà meno pregiate di questa bevanda sono fatte per mezzo di essenze o olii mischiati a freddo nell'alcol.
Il contenuto alcolico è estremamente elevato per permettere alla clorofilla di restare stabile il più a lungo possibile(tra il 45% ed il 75%). Storicamente, c'erano 4 varietà di assenzio: ordinario, semi-eccellente, eccellente, e superiore o svizzero, l'ultima delle quali aveva un tenore alcolico maggiore rispetto alle altre. Il miglior assenzio contiene dal 65% al 75% di alcol.
L’assenzio, originariamente, non veniva mai bevuto puro, ma solo dopo essere diluito. Classicamente la diluizione avveniva aggiungendo acqua ghiacciata con rapporto che andava da 3:1 a 5:1, ed una zolletta di zucchero per dolcificare la bevanda. Tale preparazione venne via via canonizzata fino a definire un vero e proprio rituale, che prevedeva l’uso di appositi bicchieri e cucchiai forati. I tipici bicchieri d'assenzio erano in genere dei piccoli calici, eventualmente con una linea di livello per segnalare la giusta dose di liquore. In particolare il tipo Pontarlier, dal nome dell'omonima cittadina francese, prevede una base ad ampolla per un'immediata determinazione della quantità di liquore da diluire.
Si pensava che un eccessivo uso di assenzio conducesse ad effetti che erano specificamente peggiori rispetto a quelli associati ad altre forme di alcol - il che è vero per alcuni dei prodotti meno meticolosamente adulterati, creando lo stato fisico chiamato assenzismo. L'olio essenziale di artemisia absinthum contiene un terpene chiamato Tujone, il quale in dosi elevate può portare a crisi epilettiche, delirium tremens e morte. In realtà le quantità di intossicamento da tujone sono pari a 80-100 g, una quantità impossibile da assumere bevendo assenzio.. Un assenzio ben fatto infatti, deve essere distillato e gran parte del tujone che non si è perso nella fase di essiccazione dell'artemisia absinthum si perde tagliando la testa del distillato.
Preparare l’assenzio flambée è il peggior errore che si possa commettere. Il flambée non è un rituale storico ma una moderna invenzione fatta esclusivamente per attirare l’occhio del bevitore inesperto. In realtà dar fuoco all’absinthe significa cambiarne radicalmente il delicato bilanciamento aromatico.
Si ringrazia wikipedia per le informazioni...

“Qualunque cosa, a farla troppo spesso, diventa un piacere”
Oscar Wilde

mercoledì 7 febbraio 2007

Piazza alimonda

è da poco passato il giorno della memoria e sta per arrivare il giorno del ricordo; in questo sforzo celebrale di memoria vorrei anche io ricordare l'unica vittima di una piccola azione militare, una vittima ma per questo non meno importante delle altre.
La persona di cui sto parlando è morta il 20 luglio del 2001 (a soli 23 anni) a causa di una azione unilaterale di un gruppo paramilitare, che aveva ricevuto l'ordine di difendere 8 eminenti uomini che dovevano decidere le sorti del mondo(rappresentandone meno di un sesto).
Questo ragazzo si chiama Carlo Giuliani, ucciso da un colpo sparato da un camioncino dei carabinieri in piazza Alimonda. Io non l'ho mai conosciuto, forse non mi sarebbe mai piaciuto, ma sicuramente al posto suo quella pallottola me la sarei presa anche io.
Le scuse, più o meno sincere dei comandanti e dei ministri valgono nulla; il crimine era già stato commesso, giorni prima, quando vennero presi poliziotti e carabinieri da tutta Italia, vennero preparati, equipaggiati come per una guerra, con l'unico scopo di tenere "sicura" la zona rossa, senza pensare alle migliaia di manifestanti pacifici, senza pensare alle centinaia di negozianti le cui vetrine sono state distrutte da meno di cento teppisti, a più di 4 km da dove la polizia garantiva la sicurezza a suon di manganellate, lacrimogeni e pestaggi gratuiti...
Se i giorni della memoria e del ricordo devono servire per non far commettere più gli errori del passato fino ad ora non hanno avuto grandi successi: ancora le città italiane diventano teatri di guerriglia ogni domenica, ancora si fanno test nucleari sulle isole più belle del pacifico, ancora migliaia di uomini e donne non possono andare a casa perché sono stati scacciati da guerriglieri finanziati da noi occidentali, ancora ci sono persone che vengono giudicate solo per il colore della pelle o l'accento o la provenienza.
Per oggi basta, non c'è più nulla da scrivere, o meglio ci sono talmente tante cose da scrivere che le lascio a qualcun altro, a qualche altra volta...

"Nessuno è libero finché anche un solo uomo al mondo sarà in catene."
Ernesto Guevara

domenica 4 febbraio 2007

Patente


Non l'ho ancora firmata, da quando ce l'ho non sono riuscito a fare un parcheggio decente, ma ci ho già fatto >150 km; LA PATENTE è QUIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Non conta quanto stai vicino alla macchina. Conta quanto la fai correre. Mai dimenticarselo!
The fast and the furious

per informazioni, consigli, ingiurie o minaccie

leonmartin88@hotmail.com