sabato 20 ottobre 2007

La fine dei blog

che in Italia la libertà di stampa e il pluralismo telivisivo siano mere utopie non è certo una novità. La novità è la grande idea del sottosegretario Levi che, insieme con Prodi, ha deciso che anche internet aveva bisogno di un po' di sana censura...
iscrizione al Roc, bolli, tasse, autocertificazioni; questo prevede il decreto(curato dal presidente del consiglio in persona) per chiunque voglia pubblicare su un sito o un blog. Capirete che la cosa mi riguarda molto da vicino visto che ho 3 siti e 2 blogs e non ho certo intenzione di chiuderli.
Probabilmente prodi dalle primarie(false) del PD è anbdato in estasi e non capisce più un cazzo. Ora mi spiego meglio: internet è una rete GLOBALE e se anche per fare un sito in italia dovessi passare attraverso un cerchio di fuoco non sarebbe difficile spostare il proprio sito su un server straniero(mantenedo anche l'estenzione .it volendo) e per nessuno, in italia come nel resto del mondo, ci sapebbero problemi a visitarlo.
In pratica questa lege non potrebbe avere successo neanche nel poco nobile intento di censurare internet, al massimo ucciderebbe tutti quei piccoli e grandi server italiani che fanno tanta fatica ad affermarsi.
Regolamentare internet è un'impresa impossibile, anche i cinesi stanno fallendo, ed è proprio questo il suo bello: l'assoluta e totale anarchia, la libertà di scrivere tutto dalle più grandi verità alle cazzate più fantasiose... all'utente sta il difficile compito di discernere il vero dal falso

computer science is no more about computers than astronomy is about telescopes
[l'informatica si occupa dei computer non più di quanto l'astronomia si occupi dei telescopi]
Edsger W. Dijkstra

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