domenica 7 ottobre 2007

venerdì 5: una chiaccherata con don Luigi

Don Luigi Ciotti: un uomo, un prete, veramente unico. Nel breve incontro a cui ho avuto la fortuna di partecipare credo di aver capito molto di quello che fa e di come lo fa: tanti piccoli gesti concreti, battaglie quotidiane e cotidiane piccole vittorie. Combattere la mafia con le armiu della mafia: la disoccupazione, grazie alla quale la mafia trova sempre nuove leve, viene combattuta mettendo i giovani a lavorare propriuo nelle terre sequestrate alla mafia e ciò è possibile grazie alla legge 109 che è stata promossa proprio da Libera, con una raccolta firme.
Il vedere come don Luigi affronti la difficile situazione nella quale si trova, la sua calma e serenità anche davanti agli interlocutori più accesi, la sua estrema chiarezza anche nell'affrontare i temi più difficili è un momento di grande crescita per tutti i giovani che come me si trovano ad ascoltarlo.
Concludo con un pensiero ultimo: se un prete di Torino sai è innamorato a tal punto del sud(più volte, rispoindendo alle domande di noi giovani si è trtovato ad esaltare le terre del da dove provenivano alcuni di noi) da mettere inpiedi una organizzazione come Libera, allora non c'è veramente limite a ciò che postrebbero fare tutti coloro che, per paura o per convenienza decidono di con-vivere(alla faccia di chi è con-morto) con la mafia... un ultima cosa: se i boss mafiosi hanno paura di una associazione come Libera non è tanto per ciò che fa in concreto(anche se fa molto) ma perchè mina alle basi del potere mafioso: mostra alla gente che la Mafia(o le mafie) è debole e che può non solo essere combattuta ma anche vinta. Oggi!

lo Stato dia come diritto ciò che la mafia dà come favore
Carlo Alberto Dalla Chiesa

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