domenica 28 gennaio 2007

27 Gennaio

In teoria il giorno della memoria era ieri, ma non avendo potuto lascio un post solo oggi.
Non voglio fare grandi discorsi, lascio ad altri le parole, forse le migliori, per far in modo che il giorno della memoria ci serva per impedire che ci siano mai più tanti morti da ricordare...

Son morto con altri cento
Son morto ch'ero bambino
Passato per il camino
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c'era la neve
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d'inverno
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone
Ma un solo grande silenzio
È strano, non riesco ancora
A sorridere qui nel vento,
A sorridere qui nel vento

Io chiedo, come può un uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento,
In polvere qui nel vento.

Ancora tuona il cannone,
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana
E ancora ci porta il vento,
E ancora ci porta il vento.

Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.

Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.


Francesco Guccini-Auchwitz

lunedì 22 gennaio 2007

Tempo...

...è inutile chiamarlo bastaro che tanto è già andato.
Così diceva Jovanotti e forse non c'è frase che riassuma meglio quello che sento ora, in questa ennesima lunga pausa che divide altre due pause; e lo studio? in mezzo a tutte queste pause si perde...
Indubbiamente le cose x me stanno cambiando, cambiano sempre, ma adesso(forse xche ho 18 anni, che sto per prendere questa maledetta patente, che corro a gran velocità verso il baratro degli esami) i cambiamenti sembrano più grandi, più importanti, più difficili da accettare...
Sono qui, sempre, che dovrei studiare d più, che dovrei concludere d più, che dovrei ... bhooo dovrei fare tanto e nn fare tanto altro...
Ma forse il cambiamento nn esiste, è solo una scusa per perdere tempo, cosi poco e prezioso, in inutili ragionamenti che nn portano a nulla. A questo punto l'istinto mi dice d fare, ancora una volta, la promessa, inutile, di portare a compimento quello che ho iniziato e di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefisso, è un discorso che mi sono già fatto tante volte e che nn funziona mai, o almeno nn quanto dovrebbe.
Sperando che questa sia la volta buona m butto nello studio....
per sempre vostro
Leonardo

«Morire per delle idee va bene, ma di morte lenta.»

De Andrè

mercoledì 17 gennaio 2007

Imaprare a leggere è imaparare ad essere cittadini

L' Italia detiene un primato in Europa ben poco invidiabile: siamo la nazione che legge di meno; questo è vero soprattutto per i giovani, molti di noi leggono solo per obblighi scolastici(e neanche sempre).
Ci sono molte scuse usate dagli italiani per non leggere: "non ho tempo" "i libri costano troppo" "non trovo nulla che mi interessi". Il vero problema è la mancanza di passione per la lettura, infatti solo chi ha passione riesce a trovare quella mezz'ora al giorno per un libro, e il primo esempio, come diceva Quintiliano a proposito della retorica, deve venire dalle famiglie: sono troppi pochi i bambini che vedono i genitori leggere un libro, troppe volte un nonno che regala un libro di fiabe al suo nipotino viene guardato male dagli altri parenti. Ma non è solo la famiglia a non dare ai ragazzi gli spunti giusti, anche la scuola, dalle elementari fino alle superiori, non da stimoli abbastanza forti: nella formazione di un ragazzo, infatti, il sistema scolastico si sofferma troppo sullo studio a tavolino della letteratura italiana e si danno pochi spunti per un lavoro più autonomo; troppe volte vengono studiate le caratteristiche di una poesia e troppe poche vengono dati gli strumenti per analizzarle in autonomia.
Alle elementari, per esempio, viene imposta la lettura di "Pinocchio" o di "Cuore" mentre si dovrebbe cercare, già in questa fase, di assecondare gli interessi del singolo fanciullo: a quello che vuole fare l' astronauta proporre la lettura di libri di Asimov, a quello che vuole viaggiare per il mondo i libri di Salgari e così via, in modo da far nascere l' interesse per la lettura.
Il problema della lettura, che può sembrare una causa vuota di interesse solo intellettuale, è, invece, un problema vero e una grave zavorra per la formazione di una cittadinanza attiva; chi legge pochi libri, infatti, difficilmente leggerà molti giornali e si terrà aggiornato su ciò che gli accade intorno solo attraverso la TV, che spesso è troppo superficiale e non esauditene nello spiegare i perché e i come di determinati avvenimenti.
La relazione tra lettura di libri e di giornali non è solo quantitativa ma anche qualitativa, come i libri per l' italiano medio sono principalmente uno svago, un modo per non annoiarsi o un passatempo in vacanza, così anche i giornali più letti avranno un fine d' intrattenimento: il giornale più letto è infatti "la gazzetta dello sport", che quasi tutti gli uomini leggono ogni lunedì al bar, anche per i periodici vale lo stesso discorso con il primeggiare di giornali di cronaca rosa.
Le opportunità che ci si offrono davanti oggi sono infinitamente maggiori di quelle di soli dieci anni fa, grazie ad Internet oggi abbiamo la possibilità di leggere giornali on-line e di confrontare, gratis, diversi articoli e punti di vista su un argomento e formarci un opinione propria più consapevole; oppure possiamo accedere al database delle maggiori librerie e avere la possibilità di leggere un libro direttamente sul telefonino e poi confrontare opinioni, recinzioni e giudizi con altri che hanno i nostri stessi gusti, attraverso forum e blogs.
La sfida per il futuro è questa, i nuovi lettori dovranno essere attivi e critici, saper analizzare e giudicare un opera, confrontarsi con i giudizi degli altri, dovranno saper scegliere tra migliaia di titoli quello di maggiore interesse; questa nuova frontiera è già stata aperta e molti paesi già hanno iniziato ad esplorarla, l' Italia è ancora molto indietro e deve recuperare un grande gap, è ora di iniziare a leggere...


"Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso"

ernesto guevara

mercoledì 10 gennaio 2007

grande forma

Come ogni anno c sono le vacanze di natale, e come ogni anno finiscono e ci tocca tornare a scuola-lavoro e riprendere con i ritmi di sempre, anzi! se studi i ritmi sono peggio d sempre con la chiusura del quadrimestre e i professori che corrno per recuperare il tempo perduto al grido di "Quest'anno avete gli esami!!"(anche se anche l'anno scorso gridavano "l'anno prossimo avrete gli esami" e ancora prima"non siete più in biennio" e prima ancora"siamo in un liceo" e poi basta, credo).
Così anche l'assurdo prende forma ed entra nella realtà come cosa normale: succede che un preside se ne passa a dare vacanze e agli alunni gli tocca fare lezione il pomeriggio, succede che si va a dormire sempre dopo mezzanotte sempre senza uscire, succede che perdere due lezioni comporta rischiare l'anno, succede che tante le cose da fare e da organizzare si manda a fanculo tutto per un pomeriggio e c si diverte, come mai avresti pensato fosse possibile divertirsi con una spada d damocle sulla testa.
Ma alla fine che cosa voglio dire? Non lo so, o se lo so la risposta è sbagliata! comunque voglio chiudere con un augurio x tutti quelli che come me puntanop all'esame di maturità quest'anno o che comunque stanno passando un periodo denso di impegni.
Auguro a tutti di raggiungere i propri obbiettivi e, se non dovessero farcela, di capire che le cose importanti della vita sono altre e che le cose veramente importanti non stressano, anzi, è proprio grazie a loro che si possono superare i periodi duri!
x sempre vosrto
Il Martins

I guai sono come i fogli di carta igienica: ne prendi uno, ne vengono dieci.
Woody Allen

giovedì 4 gennaio 2007

La vita è bella

di Roberto Benigni, Ita 1997
La storia di un padre ebreo che cerca di proteggere il figlio dagli orrori del campo di concentramento...
Un film fantastico, forse il modo più bello di rappresentare l'amore, un Benigni che supera se stessoriuscendo a far ridere anche di cio che ridere non fa, senza mai trascendere nel volgare o mancare di rispetto alla grande tragedia dell'olocausto.
Un film per ridere e per piangere, per riflettere e per amare; il meglio della cimatografia italiana degli ultimi anni...

Ma ti sembra possibile che prendano i bambini e li portino nelle camere a gas? E magari li bruciano anche nei forni. E poi ci fanno il sapone. E i bottoni. Guarda qua, questo è il mio amico Ruggero, che è diventato una fibbia.

lunedì 1 gennaio 2007

2007 finalmente eccoci

E anche questo anno è passato, tante cose sono successe, tante altre per fortuna no, sono state mantenute tante promesse, altre sono state infrante, i buoni propositi dell'anno scorso (+ o - traditi) lasciano il posto a quelli nuovi...
come è tradizione il passaggio al nuovo anno è stato festeggiato con una grande festa, ma l'anno vero inizia adesso... seduto davanti alla finestra con una bella musica sotto penso a quello che quest'anno è successo: ai risultati raggiunti, alle esperienze fatte, ai momenti divertenti e a quelli tristi e alle persone con cui questi momenti sono stati condivisi...alle persone che contanto sempre d più, a quelle con cui sto perdendo contatto, alle nuove amicizie, a quelle recuperate e a quelle da recuperare.
Senza farla troppo lunga volevo solo dire una cosa, veloce quanto importante:
GRAZIE A TUTTI VOI CHE MI SIETE STATI VICINI, vi auguro un anno fantastico come quello che avete fatto passare a me...

Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Edgar Allan Poe

per informazioni, consigli, ingiurie o minaccie

leonmartin88@hotmail.com